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                                                    RICCIO AFRICANO

In questa scheda si sta parlando del Riccio Africano e non del Riccio Europeo (Erinaceus Europeus), che essendo patrimonio dello Stato ne è vietata la detenzione. Il Riccio Africano è in libero commercio e non necessita di C.I.T.E.S.

 

Classificazione

Famiglia          Erinaceidae

Sottofamiglia   Erinaceidae

Genere           Atelerix

Specie            Albiventris

Descrizione

E’ un mammifero insettivoro il cui peso varia dai 200 grammi fino ai 600, generalmente il maschio è più grosso della femmina. In cattività l’animale può vivere fino ai 6 anni. E’ notturno e non va in letargo.  Le spine, che lo ricoprono sul dorso, sono lunghe 0,5-1 cm e sono di colore bianco e marrone. In una piccola area sopra la testa e nel ventre le spine sono assenti, quest’ultimo appare ricoperto da peli bianchi.

Riconoscere i sessi

I testicoli possono essere ritratti internamente nei maschi, mentre il prepuzio è sempre visibile. Inoltre  nei maschi sono osservabili delle spine completamente  bianche che nelle femmine sono quasi sempre assenti

Distribuzione

E’ originario della savana e della zona arida dell’Africa centrale

 

                                                L’ALLEVAMENTO

Il riccio è un animale solitario, in natura si incontra con le femmine solo per accoppiarsi. In caso si volesse comunque tentare una convivenza devono vivere in piccoli gruppi in cui il maschio presente è uno solo.

 

Alloggio

L’alloggio maggiormente consigliato è l’uso di uno o due box Ikea (o Brico, Leroy Meril..) delle dimensioni massime collegati.  Il fondo deve essere liscio per evitare problemi alle zampe. Particolare attenzione va data in inverno alla temperatura presente nell’alloggio: non deve mai scendere sotto i 22 gradi. Il riccio africano, come già detto, proviene dall’Africa per cui è abituato a delle temperature che oscillano tra i 25-30°, facilmente raggiungibili mediante l’applicazione di un cavetto termico, di una lampadina a infrarossi o di un tappetino riscaldante (questo da porre  sotto il box).

Accessori

Un rifugio o un tubo di dimensioni poco superiori a quelle del riccio, in modo che si possa sentire al sicuro. Una ciotola per il cibo, meglio due per dividere il cibo di base con quello aggiunto in piccole dosi. Una ruota, del diametro superiore ai 25 cm, si consiglia di vedere quelle per furetti. Molto importante è che la ruota sia stabile e sia piena, in modo tale che il riccio non si possa impigliare. Un beverino a goccia, generalmente imparano subito a berci, in caso ciò non dovesse accadere meglio mettere una ciotolina con un po’ d’acqua, meglio se rialzata dalla lettiera in modo che non si sporchi.

Lettiera

Come lettiere sono maggiormente consigliati  i trucioli non aromatizzati e depolverizzati e il tutolo di mais. Il fondo deve essere di almeno 5 cm.

Alimentazione

E’ bene precisare prima di parlare dell’alimentazione di questo animale che  i fabbisogni alimentari precisi di questo animale non sono noti. Forse è proprio questo aspetto a essere quello maggiormente difficile per la gestione del riccio, infatti se mal alimentato andrà incontro all’obesità. Come dieta di base si possono utilizzare le crocchette per gatti di elevata qualità al gusto di pollo o manzo in quantità di un cucchiaio al giorno. E’ bene precisare che per i ricci giovani vanno usate le crocchette per cuccioli. Il cibo umido, da dare sempre in quantità di 1 cucchiaio al giorno, può essere alternato: o al gusto di manzo o di pollo. Si consiglia inoltre di dare 3-4 volte a settimana un po’ di verdura o di frutta come mele, pere o banane. Gli insetti che si possono dare ai ricci devono provenire tutti da un allevamento, che potrete iniziare anche voi a casa. Questa cosa è di fondamentale importanza in quanto i insetti liberi possono portare parassiti. Alcuni consigliano di dare 2 cavallette al giorno o 1 camola della farina, altri invece danno gli insetti solo come premio occasionale 2-3 volte a settimana.  Da tenere in considerazione è anche l’apporto di calcio e di Sali minerali , che non deve mai mancare. Per questo motivo è consigliato mischiare al cibo ogni 2-3 giorni un integratore in polvere.

Fonte foto: www.dreamstime.com

 

                               COMPORTAMENTO

Comportamento tipico del riccio è quello di appallottolarsi esponendo le spine in caso in cui si senta in pericolo. Mentre un comportamento meno conosciuto e particolare, alla quale la scienza non ha ancora trovato una spiegazione certa, è l’”anting”: quando vengono introdotte sostanze non conosciute, il riccio inizia a salivare e a cospargersi il corpo con la bava prodotta. Il riccio africano emette diversi suoni che spaziano dal sibilo a grugnito e viene generalmente descritto come un animale docile.

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